La questione
prospettata non deve essere vista in rapporto ai principi che
regolano l’individuazione della abitazione principale, ma avendo
riguardo alle disposizioni adottate da codesto comune per agevolare
la concessione in comodato a parenti.
Ne consegue che
se codesto Comune non ha posto limiti numerici alle concessioni in
comodato e se il terzo piano risulta non locato a terzi ma concesso
in comodato alla figlia iscritta all’AIRE ed effettiva risulti,
altresì, la relativa disponibilità di tale alloggio al momento della
sua venuta, seppure saltuaria, in Italia, non sembrano sussistere
ostacoli per il riconoscimento di tali agevolazioni anche per
l’unità immobiliare posta al terzo piano.
Ovviamente se
il Comune vuole evitare una drastica riduzione del gettito potrà
intervenire ponendo limitazioni numeriche a tale agevolazione e/o
limitare il beneficio alla sola aliquota agevolata e non anche la
concessione della detrazione. |