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ICI 2006

DOMANDA:

127. Area fabbricabile posseduta al 33% da tre contribuenti. Uno dei tre è coltivatore diretto, coltiva l'area e ha diritto all'esenzione.(il ns. comune è agricolo quindi i terreni agricoli non pagano) Gli altri due contribuenti non hanno versato l'ICI  in quanto  secondo alcune sentenze le il terreno è coltivato da un coltivatore diventa esente per tutti.

Lei cosa ne pensa può inviarmi alcuni riferimenti normativi.

RISPOSTA:

: L'esenzione in argomento deve essere limitata alla quota posseduta dal contitolare qualificato, come del resto pare dalla lettura delle condizioni poste dalla norma in esame, a nulla rilevando la sussistenza di sentenze minoritarie che estendano la presente esenzione a tutti i contitolari, anche se sprovvisti di tale qualifica. Se fosse così tutti i possessori concederebbero lo 0,1 per cento ad un imprenditore agricolo professionale ed alcuno pagherebbe.

Ricordo l'opportunità di precisare ciò nel regolamento ICI, cos' come consentito dallo articolo 59 del D,.Lgs.n.446/97, onde evitare sentenze abnormi.

A conferma, si riporta per analogia la massima ricavabile dalla sentenza sotto riportata:

In tema di imposta comunale sugli immobili (i.c.i.), ai fini dell'applicazione delle riduzioni e detrazioni previste dall'art. 9 d.lg. 30 dicembre 1992 n. 504, in favore di coltivatori diretti o imprenditori agricoli, l'imponibile va determinato con riferimento al valore complessivo dei terreni agricoli condotti dal soggetto passivo d'imposta, considerando esclusivamente i terreni sui quali egli vanti uno dei diritti reali indicati nell'art. 3 del medesimo d.lg., e non l'intero ma la sola quota di sua spettanza in caso di contitolarità dei diritti stessi.

Cassazione civile, sez. trib., 17 dicembre 2004, n. 23473

Le allego altra sentenza contraria alla tesi puerile dei coltivatori:

Ai fini i.c.i., la riduzione prevista dall'art. 9 d.lg. n. 504 del 1992 ha natura soggettiva e compete per l'intero al proprietario che coltivi direttamente il fondo, quale che sia la porzione dominicale di spettanza.

Cassazione civile, sez. trib., 13 settembre 2004, n. 18384

 

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