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ICI 2006

DOMANDA:

147. Il mio incubo peggiore temo sia il diritto di abitazione del coniuge superstite, le riporto stralcio atto notarile di acquisto di una casa e un box:

… ha venduto ai sigg. …… (figlio) che ha acquistato per la nuda proprietà, Mario ….. (padre) e Adele…..i (madre) che hanno acquistato per l’usufrutto generale vitalizio. …” Il sig. Mario …. è deceduto il 22.05.2003; Il figlio ….. Angelo diventa pieno proprietario del 50% dell’immobile? Non si applica il diritto di abitazione poiché il bene in questione non era di proprietà del sig. Mario al momento della morte. È corretto? Sull’atto avrei dovuto trovare la specifica “ad accrescimento reciproco” in riferimento all’usufrutto come mi è capitato in alcuni atti, per poter far pagare tutto l’immobile alla sig.ra ……..

RISPOSTA:

Nel caso descritto non trova applicazione il diritto di abitazione del coniuge superstite e ciò per il fatto che il de cuius non era proprietario ma solo usufruttuario al 50 per cento.

Quindi, il quadro impositivo è ora in capo al figlio per il 50 per cento, quale piena proprietà (più il 50 per cento nuda proprietà) ed il restante 50 per cento a carico della vedova.

 

per informazioni contattatemi scrivendo a: consulenze@brunobattagliola.com 

 

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