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TARSU 2006

DOMANDA:
 

20. Il Comune di ….. ha introdotto una riduzione tariffaria del 50% per le cantine ad uso abitativo.

Ove il contribuente mi alleghi alla dichiarazione TARSU di inizio occupazione e variazione una scheda catastale che certifichi il locale come cantina, ma, di fatto questo locale è utilizzato come pertinenza abituale dell'abitazione, dove il locale è stato migliorato con pavimentazione a piastrelle, secondo il Suo Competente Parere è possibile negare l'agevolazione tariffaria?

E poi, può essere considerata CANTINA locali di notevoli dimensioni (dai 50 mq. e più)?

E' possibile inserire nel Regolamento i requisiti che deve avere il locale per poter beneficiare della riduzione tariffaria?

Ho cercato nome civilistiche ma non ho trovato nulla.

Mi sa dare qualche indirizzo/dritta?

 
RISPOSTA:
 

In via preliminare tale disposizione regolamentare risulta illegittima, stante che introduce di fatto una esclusione parziale non prevista dalla legge.

Lei mi pare che si sforzi di individuare la cantina per distinguerla dalla taverna. Ora, se il riferimento è catastale, la cantina se è inserita nella unità immobiliare è conteggiata ai fini della consistenza per 1/3 od un quarto di vano utile così come previsto dallo articolo 46 del DPR 1142 del 1949. altrimenti, se accatastata separatamente e' nel c2.

In sintesi, l'imbroglio regolamentare descritto impone di fatto di effettuare sopralluoghi onde riscontrare se trattasi di cantina o invece taverna, non potendosi risolvere la questione né con la verifica catastale né in base al progetto originario.

 

per informazioni contattatemi scrivendo a: consulenze@brunobattagliola.com 

 

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