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L'Ufficio Tecnico, nello spirito di collaborazione che caratterizza
il nostro Ente, mi sottopone una istanza di un contribuente che ha
chiesto l'occupazione di suolo pubblico. Esaminando la pratica,
corredata di disegni, ed effettuato sopralluogo, si è costatato che
il suolo che il richiedente intende occupare è un piccolo cortile
senza sbocco, in cui vi abitano solo due persone, di cui uno è
l'istante. La richiesta è finalizzata a poter chiudere tale cortile
con un cancelletto, per impedire che, di sera , essendo un posto
buio ed appartato, vi si radunino persone poco raccomandabili, che
specie negli ultimi tempi hanno notevolmente preoccupato i due
residenti.
Le chiedo: E' possibile che il Comune accolga tale istanza, e che di
conseguenza venga fatta pagare la TOSAP? In caso affermativo che
tipo di autorizzazione dovrebbe essere rilasciata? |
Se il cortile è pubblico, certamente l'occupazione sarebbe soggetta
a TOSAP permanente. Anche a …., per lo stesso problema, alcuni
vicoli sono stati concessi in uso a privati proprio per evitare
problemi di sicurezza o di ordine pubblico. Nel caso fosse una parte
di una strada comunale ed il Comune volesse non far gravare i
concessionari di una tassa gravosa, il problema sarebbe risolvibile
sdemanializzando tale area e quindi portandola con delibera del
Consiglio comunale da bene appartenente al demanio comunale al
patrimonio disponibile del Comune e poi darla in affitto ai
richiedenti con un canone simbolico avente natura ricognitoria e
quindi precaria.
In conclusione, se l'area come penso ha natura demaniale,
sussistendo ragioni di interesse pubblico, è possibile con il
provvedimento del Consiglio sdemanializzarla e quindi concederla in
uso particolare con un canone simbolico di affitto ai richiedenti. |