56.
Il
titolare di un bar ha richiesto l’autorizzazione ad occupare in via
temporanea suolo pubblico per la predisposizione di tavoli e sedie.
Lo spazio richiesto dista oltre 60 metri dal proprio locale e
risulta vicinissimo ad altro spazio, la cui occupazione è stata
autorizzata ad altro titolare di bar; si specifica che quest’ultimo
spazio è antistante all’esercizio autorizzato.
Si richiede di far conoscere, con la consueta
cortese urgenza, se la richiesta di occupazione può essere accolta
e, più in generale, il parere di codesta associazione su fattispecie
similari. |
Nel rapporto concessorio il Comune vanta la più ampia autonomia e
discrezionalità. Di contro, i concessionari sono portatori solo di
un interesse legittimo. Ne consegue che alcun impedimento, in
assenza di una norma che diversamente disponga, incontra il Comune
nel concedere la concessione richiesta, a nulla rilevando che l’area
sottratta all’uso pubblico sia distante rispetto al locale ove è
esercitata l’ordinaria attività di somministrazione del nuovo
concessionario, come pure il fatto che lo spazio che s’intende
concedere sia ubicato in prossimità di altro concessionario (se
così non fosse come sarebbe possibile ad esempio garantire il
funzionamento dei mercati degli ambulanti, che talvolta vendono i
medesimi generi?). |