15.
Questo Ente sta stipulando una Convenzione con la C.C.I.A.A. di
Treviso per attivare presso gli sportelli Comunali un servizio di
informazione al cittadino relativamente allo statuto del
consumatore; a latere si stipulerà anche un accordo per il rilascio,
agli utenti che necessitino di tale servizio, di visure camerali con
accesso alla banca dati denominata "TelemacoPay".
A fronte del rilascio di visure l'utente verserà al Comune una somma
pari ai "diritti di visura" eventualmente aumentata di un diritto di
segreteria. I "diritti di visura" saranno stornati interamente alla
Camera di Commercio.
Si chiede chiarimento circa gli introiti di cui sopra se sono
rilevanti ai fini I.V.A. e se pertanto è necessaria l'emissione di
fattura ad ogni utente. |
I diritti percepiti dal Comune, in quanto spettanti ad Ente pubblico
nello esercizio di funzioni istituzionali, sono da considerarsi
esclusi dal computo della base imponibile IVA, ai sensi
dell’articolo 15 del DPR 633 del 1972. Di contro, ha rilevanza
l’eventuale aggio che il comune richiede per l’espletamento di tale
funzione, il quale dovrà essere assoggettato ad IVA nella misura del
20 per cento.
In sintesi, tale funzione è da considerarsi esercitata dal Comune in
regime di impresa. Il comune emetterà a carico del richiedente
fattura assoggettando ad IVA il solo compenso da esso stabilito per
lo svolgimento di tale funzione.
Ad esempio se il diritto risultasse dovuto nella misura di 100 ed il
compenso del comune stabilito in 10, la fattura risulterà pari a
112, di cui 100 escluso dalla base imponibile, 10 base imponibile
IVA, 2 l’IVA applicabile. |