102.
Un
coltivatore diretto nonchè socio di una società agricola s.s. è
proprietario al 50% con la moglie di un'abitazione accatastata al
catasto urbano con categoria A3 + n. 2 C7 e di un terreno di
pertinenza dell'abitazione di complessivi mq 1907 non coltivabili in
quanto si trova in luogo con elevata pendenza.
La
società semplice di cui sopra ha sede in altro Comune ed il
coltivatore diretto in questione coltiva terreni (non di sua
proprietà ma in affitto) solamente in altri Comuni.
Il
medesimo ha richiesto l'esenzione ai fini I.C.I. in qualità di
coltivatore diretto, i dubbi sono:
·
ne
ha diritto anche se il fabbricato in questione non è accatastato
come rurale ma come civile?
·
ne
ha diritto anche se il coltivatore diretto non coltiva alcun terreno
nel Comune ove richiede l'esenzione?
·
in
questo caso, la moglie, deve pagare correttamente la sua quota del
50% in quanto lavoratrice dipendente di altro Ente e non
coltivatrice diretta oppure ha diritto all'esenzione?
·
Nel caso in cui venga concessa l'esenzione al coltivatore diretto il
Comune dovrà convocare la Commissione agricoltura ogni anno per
riconfermare tale diritto? |