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TARSU-TIA 2007

DOMANDA:
38. Una ditta che commercia materiale per l'edilizia, lamenta che la tariffa  rifiuti è troppo onerosa. Possiede fabbricati e tettoie che servono come  magazzini e che vengono logicamente tassati. Oltre a questi, utilizza  l'area  cortilizia come deposito; in effetti lateralmente la recinzione che   delimita  la loro proprietà,  sono stoccati (all'aperto senza alcuna copertura),  alcuni bancali di materiale. Alla luce di quanto sopra esposto, si chiede  se l'area cortilizia occupata deve essere soggetta a tassazione e considerata  come area scoperta operativa, oppure esente dal pagamento della tariffa di  cui sopra.
RISPOSTA:
La TIA, al pari della TARSU, esclude le aree pertinenziali o accessorie di locali tassabili. Ora, in via generale io considero i depositi all'aperto rientranti in tale esclusione, salvo che vi sia frequente movimentazione del materiale depositato. Una diversa soluzione potrebbe essere quella di determinare, sempre che non sia possibile l'esclusione, una tariffa più bassa, abbassando i coefficienti previsti. In tal senso aveva deciso in materia TARSU la Cassazione ritenendo ingiusto che la tariffa della spiaggia fosse uguale a quella dei locali, quali ristoranti, ecc. Debbo dirle che in materia TIA non esiste giurisprudenza e le soluzioni che
prospetto sono in sintesi:

a) escludere tali aree se la merce depositata non è frequentemente depositata;
b) applicare una tariffa più bassa, che per la TIA potrebbe essere quella della categoria 3 della tabella allegata al DPR 158 del 1999 (magazzini senza  vendita diretta).

 

per informazioni contattatemi scrivendo a: consulenze@brunobattagliola.com 

 

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