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Elenco Risposte: |
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1.Il D.lgs. 446/1997 prevede unicamente che la tariffa relativa al canone occupazione suolo pubblico deve essere determinata sulla base: 1) del valore economico della disponibilità dell'area sottratta alla collettività (con classificazione in categorie di importanza delle strade), 2) delle specifiche attività esercitate dai titolari delle concessioni ed alle modalità di occupazione. Dal momento che questo Ente ha previsto, in sede di applicazione del canone, la classificazione delle strade in due categorie (con due coefficienti differenti) e altri coefficienti rapportati alle diverse tipologie di occupazione, pertanto il valore economico dell'area cambia unicamente qualora l'occupazione ricada nella prima o nella seconda categoria, ma ciò che determina il canone è la tipologia di occupazione. Ora invece, avendo necessità di modificare la tariffa per le occupazioni relative ai dehors, si richiede se sia legittimo/logico prevedere differenti coefficienti relativi al valore economico dell'area unicamente con riferimento ai dehors, così facendo si avrebbe che per le altre tipologie di occupazione i coefficienti relativi al valore economico dell'area sono quelle deliberate in origine, mentre unicamente per i dehors, pur ricadendo nella medesima area di altre tipologie di occupazione, verrà applicato un coefficiente differente. riassunto: per dehors coefficienti relativi all'area n.1 = 1.1; all'area n. =0,6 per tutte le altre tipologie di attività coefficienti dell'area n.1 = 1; dell'area n.2 = 0,95
Risposta: Una attenta lettura della disciplina normativa dei canoni, di cui agli articoli 62 e 63 del D.Lgs.n.446/97, porta a ritenere che, diversamente dai tributi comunali, vi è, nella sostanza, per tali entrate liberà tariffaria. Anzi, in considerazione della ampia libertà tariffaria concessa per i canoni, l’articolo 52 del D.Lgs.n.446/97 sembra voler stabilire il principio per il quale la esternalizzazione possa riguardare unicamente la riscossione e non la completa gestione del canone. Tale convinzione trae ulteriore conforto dal vincolo presente nello articolo 64 del predetto decreto ove si stabilisce che nel caso di istituzione del canone sulla pubblicità (in luogo della imposta sulla pubblicità), il contratto di appalto continua solo per il servizio affissione. Infatti, il comma 3 del predetto articolo così dispone:
3. Se il comune si avvale della facoltà di escludere l'applicazione dell'imposta sulla pubblicità, l'oggetto dei vigenti contratti di concessione di cui all'art. 25 del decreto legislativo 15 novembre 1993, n. 507, è limitato al servizio delle pubbliche affissioni, fatta salva la revisione delle condizioni contrattuali da definire tra le parti e la facoltà di recesso del concessionario.
In teoria, quindi, il Comune dovrebbe di volta in volta stabilire un valore diverso dell’area, a seconda del punto specifico di concessione, poiché ben diverso è il vantaggio economico che deriva anche nella medesima via a seconda se al centro della medesimo oppure ad un incrocio, con alta densità di traffico.
In conclusione, la proposta da voi formulata rientra pienamente nella logica dei canoni e quindi rappresenta un miglioramento tariffario, poiché tiene conto, seppure in modo sintetico e sbrigativo, sia della differente posizione della occupazione (categorie di strade), sia del vantaggio economico del concessionario, particolarmente sensibile per l’occupazione descritta.
2. La legge regionale sul commercio prevede che l'ambulante con posto
fisso sul mercato settimanale possa sospendere l'attività fino a 3 mesi,
per quanto riguarda il pagamento dell'occupazione il ns regolamento non
dice niente al riguardo, e le concessioni sono decennali, la domanda è:
devono pagare l'anno intero o solo 9 mesi (cioè esclusi i tre mesi di
sospensione) ? secondo me devono pagare comunque tutto l'anno Risposta: Tale disposizione vale solo per non perdere l'autorizzazione, ma non elimina l'obbligo del pagamento del canone. Vi ricordo, sulla base dei principi generali del diritto, che sarebbe necessario una norma coincidente per il COSAP o per la TOSAP.
3. Le chiediamo ancora cortesemente in caso di mancato pagamento della TOSAP (mercato) qual è la sanzione da applicare sul tributo?
4. Il ns. regolamento per l'applicazione del COSAP prevede che le autorizzazioni siano rilasciate a seguito di nulla osta del comando di polizia municipale e dell'uff. urbanistica. A seguito di parere negativo del comando di polizia municipale e dell'uff. urbanistica ho dovuto rifiutare una concessione. La richiedente si è rivolta ad un avvocato che mi chiede copia dei pareri negativi della pol. municipale e dell'uff. urbanistica e copia degli atti istruttori relativi alla richiesta di occupazione. Mi sono rifiutata di darli in quanto atti interni coperti dalla privacy e l'avvocato mi ha minacciata di fare un esposto. E' corretto il mio comportamento? quale articolo del codice della privacy devo citare visto che dovrò dare una risposta scritta alla richiesta di accesso?
5. Una villetta che fa parte di un complesso residenziale di 12 villette situate su una strada chiusa…. A tutti i proprietari delle prime 11 villette è arrivata dal comune di Lecco la TOSAP per i passi carrai da pagare, mentre al proprietario dell’ultima villetta no. Questo perché la strada si interrompe, e oltre non può circolare nessuno? Noi invece, per semplificare le cose, abbiamo previsto l’esenzione per i passi carrai…. Cosa ne pensa? Risposta: Sarebbe necessario avere più dati. Comunque, a me pare che se la strada era o è privata alcuno dovrebbe essere assoggettato, poiché i passi carrai sarebbero nati prima che la strada divenisse ad uso pubblico. Ovviamente, il suo comune ha fatto tale scelta è consentita dalla legge, non essendo più obbligatoria l'applicazione della TOSAP per i passi carrai.
6. Una area di cantiere (dove depositano i mezzi, materiale etc.) relativa ad un'opera pubblica, insomma una ditta che lavora per il comune, deve comunque pagare la Tosap temporanea?
Risposta: No e ciò per costante e consolidata giurisprudenza della Cassazione.
7. In riferimento al suo giornalino n. 4 del 2008, nel quale veniva indicata la rivalutazione delle tariffe "Occupazioni permanenti aziende di erogazione di servizi anno 2008", per i comuni con popolazione fino a 20.000, si chiede: - l'importo che doveva essere pagato nell'anno d'imposta 2004 e le varie rivalutazioni fino ad arrivare a € 0.925 (anno 2008).
Tariffe occupazioni permanenti aziende di erogazione anno 2004. a) ad euro 0,856 per i comuni fino a 20000 abitanti
Tariffe occupazioni permanenti aziende di erogazione anno 2005.
Tenuto conto che gli importi previsti dall’articolo 63 del D.Lgs. n. 446/97 debbono essere rivalutati nella misura del 1,7 per cento, per l’anno 2005, gli importi risultano pari: a) ad euro 0,870 per i comuni fino a 20000 abitanti; b) ad euro 0,724 per i comuni con popolazione maggiore.
. Tariffe occupazioni permanenti aziende di erogazione anno 2006.
Tenuto conto che gli importi previsti dall’articolo 63 del D.Lgs. n. 446/97 debbono essere rivalutati nella misura del 1,9 per cento, per l’anno 2006, gli importi risultano pari: a) ad euro 0,887 per i comuni fino a 20000 abitanti; b) ad euro 0,738 per i comuni con popolazione maggiore.
Tariffe occupazioni permanenti aziende di erogazione anno 2007.
Tenuto conto che gli importi previsti dall’articolo 63 del D.Lgs. n. 446/97 debbono essere rivalutati nella misura del 1,7 per cento, per l’anno 2007, gli importi risultano pari: a) ad euro 0,902 per i comuni fino a 20000 abitanti; b) ad euro 0,751 per i comuni con popolazione maggiore
Tariffe occupazioni permanenti aziende di erogazione anno 2008.
Tenuto conto che gli importi previsti dall’articolo 63 del D.Lgs. n. 446/97 debbono essere rivalutati nella misura del 2,6 per cento, per l’anno 2008, gli importi risultano pari: a) ad euro 0,925 per i comuni fino a 20000 abitanti; b) ad euro 0,771 per i comuni con popolazione maggiore.
8. Una ditta chiede l’autorizzazione all’occupazione di un area comunale di circa 1500 mq per stoccaggio legno per una settimana; applicando la tariffa ordinaria per le occupazioni temporanee verrebbe una cifra pari a 8700 ed è improponibile. Ho trovato nel regolamento COSAP (che piuttosto vecchio) “occupazioni temporanee di spazi soprastanti e sottostanti il suolo” con una tariffa di € 0.08 (ex £ 150) applicando la quale la spesa si riduce a € 840.00, Risposta: Le ricordo che la superficie diviene 1050 mq. (infatti oltre 1000 si conta il 10 per cento)Trattasi comunque di occupazione del suolo e non del sottosuolo. Caso mai applichi la riduzione del 50 per cento ritenendo l'occupazione ricorrente. In sintesi,. la formula corretta è 1050x7xtariffa giornaliera piena/2, 9. Abbiamo emesso un avviso di accertamento per Tassa Occupazione Spazi ed Aree Pubbliche ad una simpatica signora che ha un bar e che occupa suolo con il relativo dehor in fregio alla propria attività.
Quanto richiesto dal Comune si riferisce pertanto ad una porzione di suolo, che l'interessata occupa con sedie e tavolini, sulla locale passeggiata a mare. Passeggiata a mare per altro recentemente totalmente rifatta dal Comune a proprie spese!!!!
A tutta risposta la signora ci ha fatto pervenire nota con la quale comunicava che "L'area in questione, meglio identificata al F. 9 particella 612 risulta essere privata a tutti gli effetti, come da documentazione a mie mani (allega visura catastale a nemo della stessa da Catasto Terreni dalla quale risultano mq. 28 di terreno incolto!!!!) e in presenza di tale condizione, non assoggettabile a tassazione. E' gradito riscontro nei modi e nei termini di Legge, la presente costituisce a tutti gli effetti istanza di interpello ai sensi della Legge n. 212/2000".
Tengo a precisare che il suolo accertato non è in alcun modo recintabile, ne vi si accede per tramite di uno specifico accesso. Lei cosa mi consiglia di rispondere???? Ha delle sentenze e/o della giurisprudenza da segnalarmi in merito???
Risponda che la richiesta non può essere accolta. Infatti, la Tassa è dovuta anche sulle aree private soggette a servitù di pubblico transito. L'avverta che il mancato pagamento comporterà la revoca della concessione e l'ordine di ripristino del suolo. Tenga conto che si ritiene strada anche il marciapiede e le sue pertinenze.
10. Se per una occupazione permanente si verifica una variazione di metratura nel corso dell'anno per lavori di ampliamento autorizzati da utc, mi conferma che la differenza di mq ai fini del conteggio decorre dall'anno successivo?
Risposta: No, decorre dallo stesso anno. L'anno successivo entro il 31 gennaio dovrà essere versato poi il canone aggiornato. In sintesi, se a gennaio ho pagato per 20 mq e a novembre la superficie concessa passa a 30 mq, pago subito i 10 mq in più e l'anno successivo pago su 30 mq.
11. Se un persona volesse occupare parte di un'area verde comunale
(parco pubblico), deve pagare la tosap? Per esempio per fare l'orto,
mettere i giochi dei suoi bambini e la cuccia del suo cane, recintando
tale spazio? Se tale soggetto avesse occupato senza autorizzazione e
senza pagare la relativa tassa, se dovuta, si può fare l'accertamento?
Se si, a seguito di sopraluogo?
12. In tema di facoltà del Comune di esentare alcune fattispecie ho trovato la legge 549 del 95; l’art. 3 comma 61 punto 3 il quale recita che i comuni possono deliberare di non assoggettare alla tassa le occupazioni con tende o simili, fisse o retrattili, ma per i passi carrabili e le occupazione permanenti con autovetture adibite a trasporto pubblico; ? non le cita; c’e qualche altro riferimento?
Risposta: Il comma 63 di tale articolo così dispone:
63. I comuni e le
province, anche in deroga agli articoli 44 e seguenti del decreto
legislativo 15 novembre 1993, n. 507 e successive modificazioni, possono
con apposite deliberazioni:
13. Le scrivo per chiederLe un Suo cortese parere in merito alla
sentenza depositata il 14 marzo n. 64 da parte della Corte
Costituzionale in base alla quale le commissioni tributarie non sono
competenti in materia di controversie cosap. In base alla citata
sentenza (che non ho letto ho solo
14. Il comune ha organizzato una fiera straordinaria, nella
graduatoria, ottenuta a seguito di bando, vi sono alcuni che hanno in
essere la convenzione decennale col comune per il posteggio del mercato
settimanale, che si svolge in giorno diverso rispetto all'evento (la
convenzione era una delle condizioni per avere più punti al fine della
graduatoria); in tale occasione si può calcolare la tosap sfruttando
anche lo sconto perchè è titolare di convenzione? Oppure visto che è un
evento "straordinario"
15. Comune di …… è proprietario di un terreno di circa mq. 1000,00 la cui destinazione urbanistica è "SP - servizi pubblici" e dove è consentito realizzare unicamente depuratori, centrali elettriche, centrali gas ecc.
Alcuni anni fa il Comune ha dato la disponibilità gratuita di detto terreno a SINERGIA, la società concessionaria della distribuzione del gas, per la realizzazione della cabina metano.
Ora, ai sensi di quanto disposto dall'art. 38, comma 1 e comma 5, del D.Lgs. 507/93 è possibile applicare la TOSAP per l'occupazione da parte di Sinergia del terreno di cui sopra?
Risposta: Le aree in argomento appartengono al patrimonio indisponibile del Comune con la conbseguenza che risulta doverosa l'applicazione della TOSAP, disapplicando la convenzione perché illegittima.
16. l'Amministrazione comunale vorrebbe esentare le occupazioni di
suolo pubblico per i mercatini e le manifestazioni promosse da comitati
civici o di via inserendo nel regolamento il seguente comma "in
occasione di manifestazioni culturali, turistiche o di promozione della
città, assentite dall'Amministrazione, da parte di enti o associazioni
senza scopo di lucro o da comitati civici o di via. Si ritiene
implicitamente dato l'assenso nel caso di patrocinio del Comune".Tenga
presente che durante questi mercatini spesso ci sono banchetti che
vendono prodotti di privati che provengono da altre città.
17. Se un utente chiede l'occupazione dell'area pubblica per 365 gg posso rifiutarla ? (ci devono essere delle motivazioni )? E' possibile eventualmente concedere meno giorni ?In tal caso l'occupazione diventa temporanea? Risposta: Il Comune ha la facoltà di ridurre la durata della concessione, ma deve esporre quale è l'interesse collettivo che intende tutelare, poiché in assenza della motivazione l'atto amministrativo diverrebbe illegittimo. 18.Se l'Amministrazione volesse concedere l'occupazione per 365 gg eccetto tutti i mercoledi, diventa temporanea?? Risposta: La distinzione tra temporanea o permanente dipende non solo dalla durata ma dalla stabilità. In sintesi, se la durata è di un anno, ma se dopo l'orario di occupazione giornaliera l'area ritorna in uso alla collettività (ad esempio si può sostare, come di solito avviene per il mercato) l'occupazione permane temporanea. Nel caso descritto l'occupazione anche se concessa per un anno è temporanea perché il mercoledì, almeno, l'occupazione perde il carattere di stabilità.
19. Nel nostro comune è in fase di realizzazione la rete del teleriscaldamento da parte della società partecipata al 100%. La COSAP è dovuta? E da quale momento visto che la rete non è ancora attiva ma i tubi sono stati posati da almeno un paio di anni
Risposta: Le occupazioni, seppure non utilizzate sono assoggettate comunque. Caso mai è il canone che è applicato in misura minima di 516,00 euro. Al pari della TOSAP tale Ditta non paga solo se tale impianto è restituito gratuitamente al Comune al termine della concessione. Di contro, paga pur essendo partecipata al 100 per cento dal Comune, avendo la stessa personalità giuridica distinta.
20. Domanda l'occupazione suolo pubblico da parte dei partiti politici durante il periodo elettorale con gazebo o altro deve pagare la tosap?
Risposta:Si ma se l'occupazione è maggiore di mq 10, ai sensi del comma 67 articolo 3 della legge 549/95: 67. Sono esonerati dall'obbligo al pagamento della tassa per l'occupazione di spazi ed aree pubbliche coloro i quali promuovono manifestazioni od iniziative a carattere politico, purché l'area occupata non ecceda i 10 metri quadrati.
21. il Giudice di pace ha accolto il ricorso di un contribuente contro un nostro atto. Vorrei ricorrere in appello: quanto tempo ho per proporlo e devo indirizzarlo genericamente al Tribunale?
Risposta:Il Giudice di Pace non era competente e competente è il
tribunale. Comunque trova applicazione il termne di 30 giorni stabilito
dallo articolo 325 cpc, decorrenti dalla notifica della sentenza. Se la
sentenza non è notificata tramite Ufficiale giudiziario, il termine è di
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22. Il Comune è in regime di cosap. Dobbiamo emettere un avviso di accertamento per occupazione abusiva. Nel frattempo però è deceduto il soggetto che ha commesso la violazione, si chiede se sono applicabili le sanzioni e gli interessi agli eredi.
Risposta: Nel caso descritto trova applicazione l'articolo 7 della legge 689 del 1981 che così dispone:
CAPO I LE SANZIONI AMMINISTRATIVE SEZIONE I PRINCIPI GENERALI
Non trasmissibilità dell'obbligazione. La obbligazione di pagare la somma dovuta per la violazione non si trasmette agli eredi.
Ne consegue che il recupero nei confronti degli eredi dovrà essere limitato al COSAP ed agli interessi, mentre non potranno essere recuperate nei loro confronti le sanzioni. 23. Per il mercato facciamo ogni anno le convenzioni per il pagamento cosap per il mercato ai titolari di posteggio fisso – non ho ancora capito se devo far pagare anche agli spuntisti che di volta in volta vengono se c’e’ qualche posto libero o visto che il posteggio e’ gia’ pagato dai titolari gli spuntisti non devono nulla? Risposta: Essendo già corrisposto il COSAP e la TARSU dal titolare del posteggio, lo spuntista non è tenuto al pagamento sia del COSAP che della TARSU giornaliera. La prova sta nel fatto che se il titolare è ammalato non ha diritto al rimborso. 24. Il COSAP è tornato sotto la giurisdizione del giudice ordinario, dovendo emettere degli atti per abusiva occupazione, quale termine dobbiamo indicare per un eventuale ricorso? Ho letto che se la somma da recuperare non è un'entrata tributaria, ai sensi dell'art. 2 del Regio Decreto, il termine intimato per pagare o ricorrere è di 30 giorni. E' corretto?
25. Nell’anno 2000 l’ufficio tecnico ha concesso l’occupazione suolo pubblico con tavolini e relativo gazebo al titolare di un bar.
Nel 2002 il bar ha cambiato gestione, e il nuovo gestore ha continuato ad utilizzare il gazebo senza però chiedere la voltura della concessione a suo nome.
La concessione non è stata mai passata a questo ufficio, ma essendo cittadina di Zelo B.P. non potevo non accorgermi della stessa.
Ho chiesto in questi anni all’ufficio vigilanza e tecnico di intervenire e di contattare il titolare ma non sono riuscita ad ottenere nulla.
Tre settimane fa ho mandato una lettera al titolare con la quale ho chiesto di verificare i pagamenti effettuati in questi anni per l’occupazione di cui sopra.
Con mia grande sorpresa ho scoperto che il titolare ha regolarmente pagato l’occupazione suolo tutti gli anni dal 2002 ad eccezione del 2008 in quanto non ancora scaduta (30/04/2008) senza però aver richiesto la voltura della concessione a suo nome. (i bollettini di pagamento non mi sono mai stati passati dall’ufficio ragioneria)
Ora, però, l’amministrazione vorrebbe modificare la concessione facendo togliere il gazebo e in sostituzione chiedere di posizionare alcuni ombrelloni da chiudere alla sera.
Questa decisione è dettata dal fatto che recentemente si sono verificati episodi di vandalismo e schiamazzo notturno in quanto gruppi di giovani, di notte, si intrufolano nel gazebo (che è chiuso anche sui quattro lati) combinando disastri e disturbano le persone che abitano nelle prossimità del bar.
Possiamo imporre al titolare quando sopra descritto? Possiamo chiedere anche di ritirare le sedie, i tavoli e l’ombrellone alla chiusura del Bar? Se Si, come devo considerare l’occupazione suolo (permanente o temporanea ricorrente)?
Risposta: Le concessioni hanno carattere precarie e possono essere revocate in ogni momento. Ora, con provvedimento così motivato si ordini la revoca della concessione e si impongano le limitazioni sopra descritte, raccomandando che siano esplicitati i motivi di interesse pubblico che inducono l'amministrazione ad emettere tale provvedimento.
26. Comune ha organizzato una rassegna di piccoli animali e prodotti enogastronomici per la promozione del territorio, vorremmo sapere se è possibile esentare gli espositori dal pagamento della tosap essendo invitati dal Comune oppure se devo applicargli la tariffa degli ambulanti presenti nelle fiere e nei mercati.
Risposta: Il Comune non può esentare, poichè l'occupazione non rientra nei casi di esenzione previsti dallo articolo 49 del D.Lgs.n.507/93. La tariffa da applicarsi non è quella degli ambulanti, ma quella ordinaria ridotta dello 80 per cento, come previsto dal comma 7 dello articolo 45 del predetto decreto, Anche qui si avverte che la tariffa comunque al giorno non può risultare inferiore ad euro 0,13 il mq.
Si allega sentenza Cassazione che ritiene non dovuta l'esenzione.
27. Non ho la certezza che sia rimasto invariato, in tema di Cosap, l’importo di un milione di lire indicato sotto, al comma 3). Ho visto l’aggiornamento degli importi da lei puntualmente ricordato con il giornalino n. 4, ma per sicurezza le chiedo conferma del perdurare dell’importo minimo previsto complessivamente per le occupazioni permanenti effettuate dalle aziende esercenti attività strumentali ai pubblici servizi, fissato appunto ad € 516,46. Risposta: Come risulta dalla lettera della norma al n. 4 (articolo 63 del D.Lgs.n.446/97), la rivalutazione è prevista solo per l'importo previsto per utente, indicato al numero 1 e non per l'importo minimo che è invece riportato al n. 3. 28. alla luce della sentenza della Corte costituzionale n. 64/2008 le controversie in materia di cosap non sono di competenza delle commissioni tributarie provinciali, bensì del giudice ordinario. Vorremmo conoscere la Sua tesi, considerando anche il fatto che, per le controversie sino ad un importo di euro 5.000,00 è possibile ricorrere al giudice di pace, senza incorrere nel rischio di dover pagare le spese di giudizio.
Risposta: La mia tesi è che competente non è il giudice di pace, ma il Tribunale ai sensi dello articolo 9 del cpc. Infatti, il COSAP non è riferito ad un bene mobile ma immobile. Dubbi sussistono invece sul termine per ricorrere ossia se 60 o 30 giorni. Io credo che il ricorso debba essere proposto entro 30 giorni, in armonia a quanto previsto dal RD n.639 del 1910. In conclusione, io non ho alcun dubbio e sfido chiunque a dirmi il contrario.
Codice Procedura Civile Art. 7 (1) (2) Competenza del giudice di pace.
[I]. Il giudice di pace è competente per le cause relative a beni mobili
di valore non superiore a 2.582,28 euro, quando dalla legge non sono
attribuite alla competenza di altro giudice.
Codice Procedura Civile Art. 9 Competenza del tribunale (1).
[I]. Il tribunale è competente per le cause che non sono di competenza
di altro giudice. 29. Stiamo predisponendo una modifica regolamentare alla TOSAP. Sono andata a rivedere il D.Lgs. 507/1993. "La tassa è stata abolita a decorrere dal 1 gennaio 1999, dall'art.51, comma 2, lett. a) del D.Lgs. 446/1997, successivamente abrogato dall'art. 31, c. 14, L. 448/1998" recitano i richiami posti a margine della stampa del D.Lgs 507/1993. Purtroppo non ho il tempo materiale per approfondire desidererei pertanto i riferimenti legislativi che hanno comunque consentito ai comuni di mantenere la TOSAP (non la cosap).
Risposta: Come Lei stessa ha evidenziato, il comma 2 lettera a) dello articolo 51 del D.Lgsn.446/97, avendo abrogato l'abrogazione della legge che abrogava la TOSAP, l'ha di fatto ripristinata: In sintesi, è come se l'articolo 31, comma 14, sopra evidenziato non fosse mai stato emanato.
30. COSAP - nell'attività di accertamento delle occupazioni abusive abbiamo riscontrato un passo carrabile che si apre su un marciapiede comunale. Il passo è utilizzato da un soggetto proprietario di un immobile e della breve strada interna privata e dal proprietario di un altro immobile che sulla strada privata ha diritto di passaggio. A chi dobbiamo inviare l'atto di accertamento?
31. Una gelateria ed una cartoleria/edicola, situati al piano terreno di un condominio con antistante un’area di accesso privata per la quale non risulta costituita con atti amministrativi o contratti una servitù di pubblico passaggio, hanno installato delle tende da sole retrattili; si chiede se, nel caso in esame, l’area può essere considerata ad uso pubblico di fatto e, pertanto. sia applicabile la TOSAP. Si precisa inoltre che i proprietari dell’area non hanno posto sbarramenti o delimitazioni particolari ma hanno sostenuto le spese di asfaltatura e posizionamento di un palo di illuminazione pubblica. Risposta: Secondo costante e consolidata giurisprudenza la servitù di pubblico passaggio si realizza quando l’utilizzo è della collettività indiscriminata e non, come nel caso descritto, l’uso dell’area è limitato ai soli acquirenti dei beni o servizi resi dalla gelateria/edicola.
A titolo meramente esemplificativo, si riporta qui di seguito la massima ricavata dalla sentenza della CTR Toscana, sezione XXX, n. 98 del 2003 che così dispone:
32. Il ns. regolamento prevede la riduzione del 50% della tariffa per i passi carrabili " utilizzati per l'accesso a fondi agricoli" Il titolare di un'azienda che commercia prodotti ortofrutticoli e che in parte ne produce (in Inforimprese è registrato come impresa commerciale). Chiede l'applicazione della riduzione. Dobbiamo concederla a chiunque possiede un fondo agricolo coltivato o ha diritto alla tariffa ridotta soltanto chi è imprenditore agricolo o coltivatore diretto?
33. Un contribuente titolare di un autorizzazione di occupazione temporanea di suolo pubblico (bar all'aperto) per il periodo dal 10/04/2008 al 30/09/2008, ha richiesto a questo ufficio di non conteggiare il canone relativo ai mesi di aprile e maggio 2008 a cause delle cattive condizione atmosferiche. Come dobbiamo comportarci?
Risposta: Sono ben due i motivi per i quali non può aderire alla proposta:
1. perché i giorni sono calcolati in base alla durata della concessione, a nulla rilevando che il concessionario non abbia utilizzato l'occupazione;
2. perché la restituzione della tassa è conseguente ad eventuale revoca del comune e non a rinuncia del concessionario, come si evince indirettamente dalla lettura dello articolo 41 del D.Lgs.n.507/93.
Forse se va al mare e piove non paga la spiaggia?
34. Sono soggetti al pagamento TOSAP gli stand enogastronomici allestiti nell'ambito di una manifestazione della pro loco?
Risposta: La lettera a) dello articolo 49 del D.Lgs.n.507/93 esenta le occupazioni realizzate da e per le finalità ivi indicate:
Articolo 49
Esenzioni (1). 1. Sono esenti dalla tassa: a) le occupazioni effettuate dallo Stato, dalle regioni, province, comuni e loro consorzi, da enti religiosi per l'esercizio di culti ammessi nello Stato, da enti pubblici di cui all'art. 87, comma 1, lettera c), del testo unico delle imposte sui redditi, approvato con D.P.R. 22 dicembre 1986, n. 917, per finalità specifiche di assistenza, previdenza, sanità, educazione, cultura e ricerca scientifica;
Ora, pur potendo rientrare la Pro Loco nella condizione soggettiva descritta nella lettera a) sopra riportata, l’occupazione è preordinata a finalità diverse da quelle ivi indicate, anche tenuto conto che l’attività per la quale si chiede l’occupazione può essere effettuata anche da altri soggetti, così da non potersi considerare di carattere istituzionale.
Per un caso del tutto analogo la Cassazione ha così affermato:
In tema di tassa per l'occupazione di spazi ed aree pubbliche (Tosap), ai sensi degli art. 38 e 39 d.lg. 15 novembre 1993 n. 507, il tributo è dovuto non soltanto in relazione alla limitazione o sottrazione all'uso normale e collettivo di parte del suolo pubblico, ma anche in relazione all'utilizzazione particolare ed eccezionale di cui il tributo rappresenta il corrispettivo, indipendentemente da quella limitazione, e cioè per una pura e semplice correlazione con l'utilità particolare diversa dall'uso della generalità. Ne consegue che deve ritenersi assoggettata alla tassa in esame l'occupazione temporanea di suolo pubblico in occasione dello svolgimento di una manifestazione culturale - con libero accesso dei cittadini ai luoghi interessati - organizzata da un'associazione la quale, secondo l'accertamento del giudice di merito insindacabile in sede di legittimità, pur avendo agito in virtù di una convenzione con il Comune promotore, abbia disposto delle aree e degli spazi pubblici non in nome di quest'ultimo, bensì in proprio ed autonomamente (con esclusione, pertanto, dell'applicabilità dell'esenzione ex art. 49 del citato d.lg. n. 507 del 1993), traendone un utile. Cassazione civile , sez. trib., 19 novembre 2003, n. 17495 Assoc. Feste Medievali c. Com. Brisighella
In conclusione, si ritiene che l’occupazione in argomento debba essere assoggettata alla TOSAP, in base alla durata ed alla superficie occupata, risultanti dallo atto di concessione.
35. L’Avis sezione di s,pellegrino terme ha organizzato dei concerti in piazza per una serata a scopo benefico con occupazione di suolo pubblico, nella richiesta hanno dichiarato di essere un ente giuridico con legge 49 del 1950 hanno codice fiscale, non mi hanno presentato nulla come onlus il canone a suo parere e’ dovuto?
Risposta: certamente si. Ad esempio l'Avis sarebbe esente se occupa il suolo per il recupero del sangue e quindi per le attività istituzionali, ma non per altre finalità, quale quella segnata nella nota.
36. Il nostro regolamento cosap all'art. 10 comma 5 prevede per le tariffe temporanee:
1. Le tariffe di cui ai precedenti commi sono ridotte al 30% per le occupazioni realizzate da venditori ambulanti, pubblici esercizi, e da produttori agricoli che vendono direttamente il loro prodotto........ A suo parere la riduzione per i pubblici esercizi si intende : quando mettono dei tavolini all'aperto o anche quando chiedono autorizzazione ad occupare suolo pubblico per l'effettuazione di concerti ? Sembra una domanda strana ma ci e' sorto un dubbio .....
Risposta: Tali riduzioni io le definisco di categoria e quindi competono in tutti i casi in qui l'iniziativa è connessa alla attività del pubblico esercizio e non solo per i tavolini, ma anche per i concerti ed ogni altra attività diretta ad incrementare la somministrazione.
37. Un contribuente ha fatto richiesta di rimborso del pagamento passo carraio perchè ritiene che esiste una normativa che esclude dal pagamento chi è portatore di handicap. In base di questa normativa è possibile richiedere il rimborso anche per le annualità pregresse?
Risposta: In effetti la lettera g) del comma 1 dello articolo 49 del D.Lgs.n.507/93, così dispone fra le esenzioni: g) gli accessi carrabili destinati a soggetti portatori di handicap.
Ora, pur nel silenzio la norma nel senso di considerare esenti gli utilizzatori che abbiano un handicap che incida sulla mobilità del soggetto, così da rendere necessario l'uso di un autoveicolo. Vi è poi il problema connesso alla utilizzazione del passo carraio da parte di soggetti normali, congiuntamente al soggetto che soffre di tale handicap e ciò tenuto conto che la TOSAP costituisce una obbligazione solidale.
Pur in assenza di giurisprudenza, personalmente ritengo che l'esenzione debba essere concessa subordinatamente alla verifica di tali condizioni:
a) l'accesso deve essere utilizzato esclusivamente da un soggetto handicappato o dal soggetto che lo trasporta; b) deve essere un handicap che determini difficoltà gravi di spostamento; c ) l'accesso deve essere utilizzato dallo handicappato per accede ad abitazione o luogo di lavoro; d) l'esenzione è subordinata al formale riconoscimento da parte delle autorità competenti.
Di contro, l'esenzione non deve essere accordata: a) quando l'accesso è utilizzato anche da altri soggetti, come nel caso di accessi a condomini; b) quando l'handicap non è connesso a gravi difficoltà di spostamento.
Ovviamente, l'eventuale riconoscimento della esenzione decorrerà solo dalla data del riconoscimento dello handicap da parte della competente autorità.
38. il Comune ha appaltato dei lavori di ristrutturazione di un edificio comunale ad un'impresa privata che per l'esecuzione dei lavori deve occupare suolo pubblico. L'impresa deve pagare la TOSAP?
Risposta: Le dotte appaltatrici di lavori comunali sono esenti. In senso conforme vedasi Risoluzione n. 292 del 1992, il cui testo qui sotto si riporta..
Con la nota sopra
distinta, codesto Ente ha chiesto di conoscere se sono
assoggettabili alla tassa di cui trattasi, prevista dagli artt.
192 e seguenti del T.U. per la Finanza Locale, approvato con R.D.
14 settembre
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